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PILLOLE DI GALENICA: OSMOLARITA'
Quando si prepara un farmaco galenico, oltre a valutare pH, stabilità e compatibilità tra principio attivo ed eccipienti, è importante considerare l’osmolarità,
cioè, la quantità di particelle disciolte in soluzione, come zuccheri, sali o polioli.
Se la concentrazione di queste particelle è troppo bassa o troppo alta, la preparazione può risultare poco tollerata.
Nelle soluzioni oftalmiche, per esempio, discostarsi dall’osmolarità della lacrima provoca bruciore o addirittura edema.
Le soluzioni iniettabili devono rispettare l’intervallo fisiologico del sangue: valori troppo bassi possono causare emolisi, quelli troppo alti dolore e flebiti.
Sciroppi e sospensioni ricchi di zuccheri o polioli possono provocare nausea, fermentazioni intestinali e diarrea osmotica, mentre le preparazioni rettali ipertoniche, comunque utili come lassativi negli adulti, nei neonati possono causare crampi e irritazioni.
L’osmolarità è dunque un parametro invisibile ma determinante ed importantissimo. Tenerla sotto controllo, insieme a pH e compatibilità delle materie prime che compongono la formulazione galenica, permette di ottenere farmaci efficaci, sicure e ben tollerate, anche nelle forme più delicate come sospensioni pediatriche o collutori concentrati.




