Utifar

Fondata nel 1912 e con sede all’Aia nei Paesi Bassi, la FIP è la federazione globale che riunisce 157 associazioni nazionali di farmacisti, rappresentando così oltre quattro milioni di professionisti in tutto il mondo. 
Il suo ruolo, riconosciuto ufficialmente dall’Organizzazione mondiale della sanità, è quello di guidare e sostenere lo sviluppo della farmacia nelle sue tre dimensioni fondamentali: pratica professionale, formazione universitaria e continua, ricerca scientifica. 
Con un’azione che si muove su scala mondiale, la FIP si propone di dare voce alla professione farmaceutica e di rafforzarne il posizionamento strategico nei sistemi sanitari.
È in questo contesto che, durante il congresso di Copenhagen, la federazione ha presentato il Global Situation Report on Pharmacy 2025 (GSRP): un documento di ampio respiro che si propone non solo come fotografia aggiornata dello stato della farmacia nel mondo, ma anche come base strategica per orientare gli investimenti, sostenere le attività di advocacy e guidare le politiche di rafforzamento dei sistemi sanitari.

Un osservatorio globale al servizio della professione
Il rapporto è stato elaborato dal FIP Global Pharmaceutical Observatory, la piattaforma centrale della federazione dedicata alla raccolta, all’analisi e alla diffusione di dati in ambito farmaceutico. 
La sua caratteristica distintiva è quella di non limitarsi a raccogliere statistiche, ma di configurarsi come un vero e proprio strumento di intelligence a disposizione dei decisori politici e professionali. 
Attraverso un’attenta combinazione di dati quantitativi, contributi delle organizzazioni membri e casi di studio provenienti dalle sei regioni dell’OMS, il documento restituisce una visione d’insieme ma al tempo stesso radicata nelle specificità locali, mettendo in luce disparità, criticità e buone pratiche replicabili.
In altre parole, il GSRP è molto più di una pubblicazione periodica: è una piattaforma di conoscenza accessibile, costruita per stimolare azioni concrete e misurabili, in grado di sostenere i sistemi sanitari nel processo di transizione verso modelli più resilienti ed equi.

I contenuti del Global Situation Report on Pharmacy 2025
Il cuore del documento è costituito dall’analisi delle grandi sfide che la professione farmaceutica si trova oggi ad affrontare. 
Viene anzitutto messa in evidenza la questione della forza lavoro, con dati aggiornati che mostrano la presenza nel mondo di circa 5,5 milioni di farmacisti e quasi 700.000 tecnici. 
Se da un lato questi numeri testimoniano la consistenza della professione, dall’altro evidenziano profonde disparità tra Paesi ad alto e a basso reddito: mentre in quelli più ricchi si contano in media 12 farmacisti ogni 10.000 abitanti, in quelli più poveri il rapporto scende a 3,8, con evidenti conseguenze sull’accesso alle cure.
Ampio spazio viene dedicato anche alla formazione, intesa sia come percorso universitario sia come formazione continua e specializzazione. 
La distribuzione delle scuole di farmacia e il numero dei laureati mostrano squilibri significativi: alcune regioni del mondo, come l’Africa, soffrono di una grave carenza formativa, mentre in Europa e nell’area del Mediterraneo orientale si registra una crescita significativa, con il rischio di ampliare ulteriormente il divario globale. Il report affronta poi l’evoluzione dei servizi farmaceutici, che ormai travalicano il perimetro tradizionale della dispensazione. Dalle vaccinazioni alla gestione delle patologie croniche, dal counselling clinico al point-of-care testing, fino alle nuove frontiere della telepharmacy e delle soluzioni digitali, i casi raccolti testimoniano come la farmacia stia diventando, in molti Paesi, un nodo cruciale delle cure primarie.
Un’attenzione particolare è rivolta ai temi dell’equità, della migrazione e della resilienza professionale. Il dato più evidente riguarda la composizione di genere della professione: le donne costituiscono il 65% dei farmacisti a livello mondiale, con una proiezione in crescita fino al 70% entro il 2030. 
Tuttavia, persistono disparità nell’accesso a posizioni di leadership, segnalando la necessità di politiche mirate all’uguaglianza.
Infine, il rapporto sottolinea la crescente rilevanza della sostenibilità ambientale e del contributo della farmacia alla lotta contro i cambiamenti climatici. 
La gestione responsabile dei farmaci, la riduzione degli sprechi e l’organizzazione di servizi resilienti alle emergenze climatiche vengono indicate come priorità imprescindibili per il futuro.
Un documento strategico, non una pubblicazione di routine
Ciò che distingue il GSRP da altre analisi simili è la sua natura strategica. Non si tratta di un semplice compendio di dati, ma di un piano di azione allineato con la Global Workforce Strategy 2030 dell’OMS, con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e con i FIP Development Goals, i 21 obiettivi che traducono gli SDGs in priorità specifiche per la farmacia. Il report è inoltre parte integrante del piano strategico FIP 2025–2030 e del WHO–FIP Collaboration Workplan (2024–2025), confermando il ruolo della professione come interlocutore privilegiato nei grandi processi di riforma dei sistemi sanitari globali.

Perché interessa ai farmacisti italiani
A prima vista, il Global Situation Report on Pharmacy 2025 potrebbe sembrare pensato solo per governi e organismi regolatori. In realtà, contiene spunti di grande utilità anche per i farmacisti italiani, chiamati ogni giorno a interpretare il loro ruolo in un sistema sanitario in continua evoluzione. Il documento mostra, con evidenze solide, che l’integrazione attiva della farmacia nelle cure primarie porta a risultati tangibili: i pazienti aderiscono meglio alle terapie, i trattamenti diventano più appropriati e si riduce il peso sul lavoro dei medici. Gli esempi riportati – dalle campagne vaccinali alla gestione del diabete e dell’ipertensione, fino ai programmi di screening oncologico – raccontano esperienze che potrebbero trovare piena applicazione anche nel nostro Paese, dove la Farmacia dei Servizi sta gradualmente consolidandosi come strumento di sanità territoriale.
Non meno rilevante è l’aspetto legato all’advocacy professionale. 
Gli indicatori e i dati messi a disposizione dalla FIP possono infatti essere utilizzati per argomentare, con un respiro internazionale, la necessità di investire in nuovi servizi clinici e in modelli remunerativi sostenibili. In questo senso, il report diventa un alleato per le associazioni di categoria e per i singoli professionisti, offrendo numeri e prove a sostegno di una farmacia sempre più proiettata verso la presa in carico del paziente. Infine, la visione di lungo periodo tracciata dal GSRP – che abbraccia la trasformazione digitale, la collaborazione interprofessionale e l’impegno per la sostenibilità ambientale – coincide con le sfide che anche le farmacie italiane dovranno affrontare nei prossimi anni. 
Guardare a questa prospettiva globale significa poter collocare le proprie esperienze quotidiane in un orizzonte più ampio, riconoscendo nella FIP non solo un osservatorio internazionale, ma anche un punto di riferimento strategico per la crescita della professione in Italia.

Uno slogan efficace
“Think health. Think PHC. Think pharmacy”: lo slogan che accompagna il report sintetizza la filosofia che la FIP vuole trasmettere. La farmacia, se riconosciuta e sostenuta da adeguate politiche, non è un canale accessorio, ma la porta d’ingresso ai sistemi sanitari, diffusa, accessibile e capace di garantire prossimità, continuità e fiducia.
Con il Global Situation Report on Pharmacy 2025, la FIP propone una visione in cui il farmacista diventa protagonista di un nuovo paradigma di sanità: più equa, più sostenibile, più vicina alle persone. Per i farmacisti italiani, si tratta di un’occasione per confrontarsi con la professione a livello mondiale e per rafforzare, con strumenti concreti e riconoscimento internazionale, la propria evoluzione all’interno del Servizio sanitario nazionale.

Global Situation Report on Pharmacy 2025: 
i punti chiave

Forza lavoro
• 5,5 milioni di farmacisti e 700.000 tecnici nel mondo.
• Disparità: 12 farmacisti/10.000 ab. nei Paesi ricchi vs 3,8 nei Paesi poveri.
• Professione a prevalenza femminile (65%, in crescita al 70% entro il 2030).

Formazione
• Squilibri nella distribuzione delle scuole di farmacia.
• Grave deficit in Africa; forte espansione in Europa e Mediterraneo orientale.

Servizi in evoluzione
• Vaccinazioni, counselling, gestione cronicità, point-of-care testing.
• Crescono telepharmacy e soluzioni digitali per aderenza e accesso.

Equità e migrazione
• Disparità nell’accesso delle donne a ruoli di leadership.
• Migrazione e distribuzione ineguale della workforce minano la sostenibilità.

Sostenibilità
• Necessario ridurre l’impatto ambientale della farmacia.
• Costruire servizi resilienti a crisi sanitarie e climatiche.

Emergenze e crisi umanitarie
• I farmacisti hanno garantito continuità di cure e vaccinazioni durante il COVID-19.
• Il report chiede maggiore integrazione della farmacia nei piani di risposta.