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DISTURBI DA UFFICIO
Oltre a posture corrette e buone abitudini quotidiane, l’omeopatia può offrire un valido supporto: i medicinali omeopatici sono ben tollerati, sicuri e compatibili con altre terapie, quindi adatti a diverse tipologie di pazienti, anche a chi assume già farmaci o durante la gravidanza.
Perché proporre l’omeopatia ai pazienti
Quando un paziente chiede un consiglio, sottolineo sempre che i medicinali omeopatici si distinguono per il loro approccio dolce, efficace, privo di tossicità chimica e con ottima tollerabilità. Spesso noto che il sollievo rapido nei disturbi acuti e la capacità di ridurre la cronicizzazione li rendono un prezioso alleato nella vita di tutti i giorni.
Prevenzione prima di tutto
Prima di parlare di medicinali omeopatici, ricordo sempre alcune regole fondamentali per prevenire i disturbi da ufficio:
• mantenere una postura corretta;
• posizionare lo schermo all’altezza degli occhi;
• fare pause regolari durante la giornata;
• bere acqua a sufficienza.
Questi accorgimenti, uniti ai medicinali omeopatici, possono migliorare significativamente la qualità della vita.
Mal di schiena
Uso di sedie non ergonomiche, postura scorretta e sedentarietà sono le cause principali del mal di schiena di chi trascorre molte ore al giorno seduto davanti a un PC.
Molti pazienti mi raccontano:
“La sera ho la schiena a pezzi, ma se mi muovo mi sento meglio”. In questi casi consiglio Rhus toxicodendron, medicinale cardine nel dolore che migliora con il movimento, spesso lo associo a Ruta graveolens, specialmente se è coinvolta la componente tendinea, piuttosto che ad Arnica montana, utile sia in tutte le affezioni traumatiche che in quelle da affaticamento muscolare.
Se invece il dolore peggiora con il movimento ma migliora con il riposo, il medicinale omeopatico più indicato è Bryonia, eventualmente in associazione ad Arnica montana.
Per dolori lombari mattutini suggerisco Kalium carbonicum, mentre nei casi di rigidità digestiva può essere utile Nux vomica, che conosciamo essere molto efficace in queste circostanze.
Dolore cervicale
ll dolore cervicale è un disturbo frequente per chi lavora in ufficio e può dipendere da varie cause. Tra queste, una postura scorretta rappresenta uno degli elementi scatenanti più frequenti.
Chi lamenta rigidità del collo dopo ore al computer spesso trova beneficio con Bryonia, associata a Hypericum perforatum, indicato in tutti quei traumi che interessano il sistema nervoso.
Se il dolore alla nuca si accompagna a mal di testa, consiglio Actaea racemosa; quando invece lo stress mentale aggrava i sintomi, il medicinale omeopatico più adatto è Gelsemium sempervirens.
Secchezza e affaticamento oculare
Un disturbo frequente riguarda gli occhi secchi e arrossati.
L’utilizzo frequente di monitor rappresenta infatti una fonte di stress per gli occhi, in quanto i continui adattamenti di messa a fuoco, da una distanza di lettura ravvicinata con caratteri molto piccoli a una visione dell’ambiente circostante, provocano affaticamento visivo e bruciori.
Questo “stress visivo” riduce la frequenza all’ammiccamento, cioè l’apertura e chiusura delle palpebre utile a diffondere le lacrime sulla cornea, causando secchezza oculare.
In questi casi penso subito a Euphrasia officinalis, disponibile anche in collirio omeopatico. Questo medicinale ha grande tropismo per l’apparato oculare.
Chi riferisce secchezza di occhi e bocca può trarre beneficio da Bryonia, mentre la sensazione di corpo estraneo può migliorare con Alumina.
Stress e tensione nervosa
Il lavoro d’ufficio non affatica solo il corpo, ma anche la mente. Ansia, irritabilità e insonnia sono disturbi molto comuni.
Alcuni medicinali omeopatici utili sono:
• Nux vomica: per chi si sveglia di notte e non riesce a riaddormentarsi,
• Argentum nitricum: quando l’ansia provoca crampi o diarrea,
• Ignatia amara: per palpitazioni e stress emotivo, con il classico bolo isterico,
• Coffea cruda: per chi non riesce a “spegnere i pensieri” la sera.
Posologia, modalità di somministrazione e diluizioni
Le indicazioni posologiche e le diluizioni specifiche non vengono fornite in quanto la frequenza, la durata e la modalità di somministrazione devono essere adattate alle caratteristiche individuali del paziente, alla gravità del quadro clinico e alla risposta terapeutica osservata.
Nei casi acuti, si suggerisce generalmente l’assunzione di cinque granuli più volte al giorno, con successivo diradamento progressivo in funzione dell’evoluzione dei sintomi. Nei disturbi cronici, la somministrazione segue schemi con posologie più distanziate, tipicamente due somministrazioni giornaliere (mattina e sera).
La somministrazione avviene per via sublinguale, favorendo un assorbimento rapido e costante del principio attivo.
Diluizioni e monodosi
L’uso delle diluizioni deve essere attentamente modulato in base alla natura e alla durata del disturbo.
Per i quadri acuti, si predilige l’impiego di basse diluizioni (quali 5CH, 7CH o 9 CH), capaci di stimolare una risposta terapeutica immediata e osservabile, mentre nei disturbi cronici o nelle condizioni patologiche di lunga durata si ricorre ad alte diluizioni (per esempio 30 CH), che permettono una modulazione più prolungata della risposta omeopatica.
Le monodosi rappresentano uno strumento complementare di particolare efficacia, grazie alla loro capacità di esercitare un’azione rapida e sostenuta nel tempo, come nel caso dell’impiego di Arnica montana in seguito a traumi o contusioni. La scelta della diluizione e della frequenza posologica si basa sui principi omeopatici della minima dose, della ripetizione posologica ottimale e sul costante monitoraggio clinico della risposta del paziente, in linea con le indicazioni della letteratura omeopatica moderna.
Il ruolo del farmacista
Ogni giorno mi rendo conto di come l’omeopatia possa rappresentare un valido aiuto, sia nei disturbi acuti che in quelli cronici. Il mio compito non si limita a consigliare un prodotto, ma consiste nell’ascoltare il paziente, comprendere i suoi sintomi e proporre un medicinale omeopatico personalizzato.
Grazie a una formazione continua, posso accompagnare chi entra in farmacia verso soluzioni sicure, efficaci e compatibili con la vita quotidiana, contribuendo davvero a migliorare il benessere delle persone.




