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30 settembre 2011
di
Rif. rivista Agosto - Settembre 2011

Finalmente, dopo quattordici anni dalla prima stesura e con dodici anni di ritardo, appaiono sulla Gazzetta Ufficiale i nuovi 3.000 quiz validi per l'espletamento dei concorsi a sedi farmaceutiche

Il Supplemento Ordinario n. 15 alla G.U. n. 187 del 12 agosto 2011 riporta il testo delle tremila domande con la relativa risposta esatta. L'iter è stato lungo e tante le sollecitazioni che il ministero della salute ha ricevuto in questi anni. Se da un lato l'arrivo dei nuovi quiz rappresenta un motivo per il quale rallegrarsi, va tuttavia evidenziato che il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale risulta quasi illeggibile a causa della grafica che utilizza un corpo di stampa troppo piccolo. Fortunatamente, sul sito del ministero della Salute www.salute.gov.it/medicinaliSostanze/newsMedicinaliSostanze.jsp?id=1663&lingua=italiano i quiz sono scaricabili e stampabili a gruppi di 1.000 in dimensioni tali da permetterne una facile lettura. Cosa è cambiato rispetto ai quiz precedenti? Innanzi tutto sono stati eliminati o aggiornati quelli obsoleti o in grado di subire un invecchiamento precoce. D'altro canto, la normativa che definisce le modalità concorsuali (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30.03.1994, n. 298 come modificato dal DPCM 12.02.1998, n. 34) stabiliva, e stabilisce tuttora, che i quiz debbano essere predisposti ogni due anni. Per essere obiettivi, va detto che predisporre ogni due anni 3.000 domande comporta un onere difficile da sostenere e, forse, scarsamente utile.

Le novità

Le materie sulle quali vertevano i vecchi quiz erano stabilite dal decreto 298/94 e prevedevano: farmacologia, tecnica farmaceutica anche con riferimenti alla chimica farmaceutica e legislazione farmaceutica. Con una modifica del DPCM che porta la data del 18.04.2011 ed il n. 81, le materie sono state sostituite con le seguenti: farmacologia; farmacognosia; tossicologia; tecnica farmaceutica, anche con riferimenti alla chimica farmaceutica; farmacoeconomia, con specifico riferimento alla gestione della farmacia; legislazione farmaceutica; diritto sanitario, ivi inclusa la legislazione dei prodotti di interesse sanitario. La variazione ha risposto all'esigenza di adeguare gli argomenti su cui valutare i candidati all'evoluzione che ha avuto la farmacia, anche in relazione alle nuove competenze conosciute come "i nuovi servizi in farmacia" ed in fase di attuazione.

La fase transitoria

Il decreto di approvazione dei quiz prevede, all'art. 2, l'applicazione ai concorsi banditi successivamente alla sua entrata in vigore, e cioè il 12 agosto 2011. Che destino avranno quindi i concorsi banditi prima del decreto? Ovviamente dovranno essere espletati con i vecchi quiz. Qui però si apre un capitolo sul quale è difficile pronunciare l'ultima parola anche perché alcuni concorsi sono stati espletati, o sono in fase di espletamento, stralciando dalle 3.000 domande quelle divenute improponibili prevalentemente per modifiche normative, ma altri sono stati espletati senza il preventivo stralcio, esponendo così la graduatoria finale al rischio di ricorsi da parte di eventuali candidati che hanno risposto in maniera errata secondo il decreto del 1998 ma esattamente per la normativa vigente alla data della prova concorsuale. Opportuno sarebbe pertanto che, per i concorsi la cui prova attitudinale non è ancora stata espletata, si procedesse alla riapertura dei termini ed alla modifica del bando con riferimento ai nuovi quiz. Costituisce un caso emblematico il concorso il cui bando è stato pubblicato il 10 agosto 2011 dalla Provincia di Ferrara che, anticipando i nuovi quiz non ancora pubblicati, indica le materie d'esame previste dal DPCM 81/2011 per poi contraddirsi riportando che la prova sarà espletata sulla base del decreto di approvazione dei quiz risalente al 1998. Si tratta di un vero "pasticcio" che potrà essere sanato solo con la riapertura dei termini e la modifica del bando. Giova inoltre ricordare anche che il testo delle vecchie domande è attualmente irreperibile se non ricorrendo a qualche "concorsista" incallito che ormai dovrà ricominciare lo studio dei nuovi quiz.

Le regole vecchie

Fin qui si è parlato dei quiz ma va senz'altro detto che con la sola modifica degli argomenti d'esame, di cui al decreto 81/2011, si è persa l'occasione per introdurre alcuni correttivi finalizzati alla razionalizzazione dello svolgimento dei concorsi. Rimangono così pendenti alcune questioni:

1) la discrepanza nella valutazione dei titoli professionali massimi posseduti dai farmacisti che hanno esercitato in farmacie rurali, tra il DPCM e l'art. 9 della legge 221/68: 7 punti nel decreto e 6,5 nella legge;

2) la mancata applicazione da parte di alcune Regioni, senza una specifica norma regionale, della previsione di cui all'art. 48 del D.L. 269/2003 convertito nella legge 326/2003 che dispone l'espletamento di un concorso regionale quadriennale per la formazione di una graduatoria da cui attingere i nominativi cui assegnare le sedi disponibili;

3) la delega alle Province, da parte di alcune Regioni, delle competenze in materia farmaceutica con la conseguente polverizzazione, a livello regionale, dei bandi di concorso spesso non approvati in attesa di un numero congruo di sedi da assegnare, cui consegue un aggravio di costi e il ritardo nell'apertura delle nuove farmacie.

L'ipotesi di una graduatoria unica nazionale gestita per via telematica, nella quale inserire i risultati dei concorsi regionali, dovrebbe quindi essere presa in esame. Quali considerazioni trarre allora? Senz'altro va denunciata la stanchezza di un sistema concorsuale che ha mostrato i suoi limiti con la lungaggine dei tempi di approvazione dei nuovi quiz ma che, anche all'inizio, ha impiegato quasi quattro anni per partorire i precedenti. Ci si trova, infatti, di fronte ad un sistema che avanza con moto pachidermico, forse per i troppi pareri da ascoltare o per i veti e controveti ed altri sassi e sassolini nell'ingranaggio della macchina che dovrebbe aggiornare e modernizzare il sistema farmaceutico, salvaguardando i principi fondamentali a tutela della salute pubblica.

L'auspicio

Ora, nel momento in cui si stanno definendo gli ultimi particolari di una travagliata manovra finanziaria, sembra che il governo abbia ben chiaro che il servizio farmaceutico costituisce, con la sua attuale struttura di fondo, una ricchezza per il nostro Paese. Nell'art. 3 del decreto legge di Ferragosto rimangono però degli spunti che non dovranno essere trascurati o sottovalutati. Se, come è giusto, l'impianto attuale va bene com'è, restano tanti altri aspetti da affrontare - non ultimo quello dell'assegnazione delle nuove sedi - come orari, turni, ferie, rimodulazione delle piante organiche, organico e comparto contrattuale del personale dipendente, remunerazione. Questi i principali argomenti da affrontare senza la cui definizione la farmacia si troverà in balia dei venti e dei governi che si alterneranno. Non si dimentichi infine che la Corte di Giustizia europea ha da poco ritenuto legittimo il sistema italiano basato sulla proprietà della farmacia ai farmacisti. Qualsiasi ripensamento significherebbe smentire la faticosa difesa del principio etico-professionale che ha storicamente segnato il nostro servizio farmaceutico.

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