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16 febbraio 2024
di Eugenio Leopardi
Rif. rivista Nuovo Collegamento 1-2024

Tuttavia, a mio avviso, la novità più importante registrata nelle ultime settimane è rappresentata dalla proroga delle scadenze per rendicontare la sperimentazione sulla Farmacia dei Servizi e soprattutto dal nuovo finanziamento.
Nello specifico, la proroga alla sperimentazione della farmacia dei servizi è stata disposta con l’articolo 4 del decreto-legge 30 dicembre 2023. Il decreto ha prorogato la sperimentazione al 31 dicembre 2024, con un finanziamento di ulteriori 25,3 milioni di euro, che si aggiungono ai 140 già stanziati nel 2023. Questo vuol dire che il Governo ci crede, che il Governo ha compreso l’importanza di un esercito di farmacisti sul territorio.

Ora la palla passa nuovamente a noi farmacisti, che abbiamo un solo grande compito: eliminare la parola sperimentazione e rendere i servizi in farmacia strutturali.
Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo dimostrare, sempre più concretamente, che la farmacia dei servizi è un’opportunità per migliorare la salute dei cittadini e per ridurre i costi del Servizio sanitario nazionale.
Come fare? Anzitutto, lo ribadisco ogni volta che ne ho l’occasione, investendo tempo e risorse nella formazione e nell’aggiornamento professionale. Dobbiamo, anzitutto, dimostrare di essere in grado di erogare le prestazioni in modo sicuro ed efficace.
Altro punto di fondamentale importanza sarà quello di focalizzarci sulle prestazioni che offrono il maggior valore aggiunto per i cittadini e, al contempo, per il Servizio sanitario nazionale.

Per esempio, le vaccinazioni, i test diagnostici e i servizi di educazione sanitaria possono rappresentare alcune tra le prestazioni che possono contribuire a migliorare la salute dei cittadini e a ridurre i costi del Servizio sanitario nazionale.
Fondamentale sarà poi collaborare con altri professionisti sanitari, come medici, infermieri e assistenti sociali al fine di garantire la continuità dell’assistenza ai pazienti.
Con il giusto impegno e la giusta collaborazione, nei prossimi mesi dovremo dimostrare di essere capaci di rendere la farmacia dei servizi una realtà concreta e permanente del nostro Servizio sanitario nazionale.
E' un compito impegnativo, ma possibile: quando riusciremo a far parlare di farmacia e non di farmacia dei servizi, vorrà dire che ci abbiamo creduto e che abbiamo assunto un ruolo che nessuno potrà più toglierci. Vorrà dire che in ogni farmacia del nostro Paese il cittadino potrà trovare una propaggine del Ssn che, oltre a dispensargli i medicinali, potrà assisterlo con una serie di attività sanitarie.

Per far sì che tutto questo avvenga dobbiamo crederci con forza, altrimenti, tra qualche anno, avremo sicuramente qualcuno che ci sostituirà, che ci scavalcherà, utilizzando tutte le nuove tecnologie che si stanno affacciando con una velocità incredibile.
In tanti convegni, ho avuto modo di ribadire che la nostra risorsa, oltre alla nostra preparazione professionale, è il cittadino.
A lui dobbiamo dedicare tutte le attenzioni. Credendo fino in fondo nelle nostre potenzialità.

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