Si è svolto lo scorso 13 maggio nell'ambito della manifestazione Cosmofarma il convegno Utifar dal titolo "Riflessioni sulla farmacia dei servizi dopo l'epidemia Covid-19".
In apertura dei lavori, il presidente dell'associazione Eugenio Leopardi ha ribadito lo spirito con il quale Utifar ha organizzato il convegno, esortando la categoria ad applicare un'ottica professionale nella gestione delle nuove mansioni, tenendosi alla larga da quelle "strategie commercial" che, purtroppo, talvolta sono emerse nell'erogazione di alcuni servizi.
Il riferimento a quelle realtà che hanno applicato scontistiche o strategie concorrenziali nell'emergenza tamponi è stato esplicito da parte di Leopardi che ha ricordato l'alto valore professionale insito nell'erogazione dei servizi, con particolare riferimento alla somministrazione dei vaccini. "Sbaglia - ha ricordato Leopardi - chi si approccia ai servizi considerandoli alla stregua di semplici prodotti ai quali applicare logiche commerciali che sviliscono la figura professionale del farmacista".
Interessante il confronto con le altre realtà europee proposto da Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma e presidente della PGEU, l'associazione europea che rappresenta a Bruxelles più di 400.000 farmacisti comunitari. Durante la pandemia, le farmacie dei diversi Stati membri hanno saputo rispondere alle esigenze dei cittadini e delle istituzioni adottando misure emergenziali efficaci che ora si stanno consolidando. Tra queste, l'erogazione dei tamponi, la somministrazione dei vaccini, il rinnovo in farmacia delle ricette per le malattie croniche e molti altri esempi di mansioni innovative. In tutta Europa, le farmacie hanno saputo rispondere con grande professionalità e dal confronto tra le diverse tipologie di servizi erogati è emersa l'immagine di quella che sarà la farmacia del futuro anche nel nostro Paese: una farmacia sempre più orientata ai servizi nell'ambito del servizio sanitario territoriale.
LINK PER VISUALIZZARE TUTTO IL CONVEGNO:
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