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LA NUOVA ERA  DELLA GALENICA NELLA FARMACIA DEI SERVIZI
In un contesto in cui la sanità territoriale si rinnova e si fa sempre più vicina ai bisogni concreti della persona, la galenica torna a occupare un ruolo centrale all’interno della Farmacia dei Servizi. Le preparazioni personalizzate possano rappresentare una risposta efficace e flessibile alle esigenze terapeutiche più specifiche, restituendo alla farmacia il suo carattere più autentico: quello di presidio sanitario evoluto, umano e competente. In questo contesto, la galenica, spesso percepita come una pratica in declino o relegata a margine dell’attività quotidiana, riemerge invece come un elemento chiave capace di esprimere appieno il potenziale professionale del farmacista.

In un’epoca in cui la medicina si orienta sempre più verso approcci centrati sulla persona, la Farmacia dei Servizi si configura come uno snodo cruciale di questo cambiamento culturale e professionale, diventando un presidio di prossimità in grado di offrire un’assistenza sanitaria realmente personalizzata. È proprio in questa dimensione che il farmacista ritrova un ruolo ampliato, capace di rispondere in modo concreto e continuativo ai bisogni specifici del singolo paziente. Tale cambiamento, trova la sua forza in un’analisi puntuale della storia clinica individuale e in una lettura attenta dei bisogni, anche latenti, che emergono nella quotidianità, trasformando ogni consiglio, ogni ascolto e ogni gesto professionale in un tassello prezioso di un sistema integrato, capace di coniugare efficacia terapeutica, prossimità e umanizzazione dell’assistenza.
Se siamo, quindi, tutti concordi nel ritenere la Farmacia dei Servizi risposta concreta alla crescente domanda di sanità di prossimità, è altrettanto necessario interrogarsi su quali siano gli strumenti più efficaci per rafforzare questo nuovo paradigma, ponendo al centro la personalizzazione dell’intervento sanitario. In questo contesto, la galenica, spesso percepita come una pratica in declino o relegata a margine dell’attività quotidiana, riemerge invece come un elemento chiave capace di esprimere appieno il potenziale clinico e professionale del farmacista.
Non è un caso, infatti, che siano proprio i medici specialisti a richiedere con forza una rivalutazione del ruolo della preparazione galenica. 
Ciò che viene sollecitato è un’alleanza più stretta, fondata su fiducia e competenza, in cui il farmacista torni ad essere riferimento stabile e qualificato nella gestione quotidiana della terapia. È in questa prospettiva che la galenica non solo si riafferma come un servizio essenziale, ma si inserisce a pieno titolo nel sistema dei servizi erogati dalla farmacia, contribuendo in modo decisivo alla costruzione di un presidio sanitario completo, capace di offrire soluzioni concrete, su misura e soprattutto umane. Un’evoluzione che non può essere ignorata e che chiama in causa la necessità, sempre più urgente, di riconoscere al farmacista un ruolo di primo piano nel sistema salute, valorizzandone le competenze tecniche, la professionalità e la capacità di risposta ai bisogni reali della popolazione.
La personalizzazione delle terapie
A definire in modo ancora più chiaro la direzione verso cui si muove la Farmacia dei Servizi è un concetto che oggi diventa imprescindibile: la personalizzazione. Non si tratta soltanto di un orientamento teorico, ma di una pratica concreta che trova piena espressione all’interno dei laboratori galenici delle farmacie, dove il farmacista, su prescrizione medica, dà forma a preparazioni calibrate sulle esigenze specifiche del singolo paziente. 
Creme, soluzioni orali o cutanee, capsule, polveri: ogni forma farmaceutica può essere modulata in base a parametri clinici, ma anche in funzione di allergie, intolleranze, preferenze personali o condizioni particolari che richiedono un adattamento del dosaggio o l’esclusione di determinati eccipienti. È proprio in questa flessibilità che si esprime il valore profondo della galenica, che da attività specialistica torna ad assumere una funzione centrale in una farmacia che non si limita più alla distribuzione, ma si propone come spazio di ascolto, di consulenza e di accompagnamento terapeutico. Un nuovo assetto in cui la preparazione personalizzata diventa parte integrante di un modello assistenziale più ampio, fatto di monitoraggio costante, dialogo aperto e presa in carico continuativa. 
È qui che prende forma una sanità più umana, più attenta, più vicina. E, soprattutto, più efficace.
I vantaggi legati all’impiego delle preparazioni galeniche personalizzate non si esauriscono nella semplice possibilità di adattare un farmaco alle caratteristiche di un paziente: rappresentano, piuttosto, una vera e propria rivoluzione nel modo di intendere la cura. 
La capacità di gestire ogni paziente nella sua unicità consente infatti di costruire soluzioni terapeutiche, integrative o dermocosmetiche che rispondono in modo preciso e mirato a esigenze cliniche specifiche. 
Questo approccio si rivela particolarmente utile nei contesti più complessi, come ad esempio nei percorsi oncologici o in ambito pediatrico, dove la delicatezza della condizione impone un’estrema precisione e un’attenzione costante alla tollerabilità delle terapie.
Proprio la possibilità di eliminare o sostituire componenti potenzialmente allergeniche, o comunque non compatibili con la condizione del paziente, costituisce un ulteriore elemento distintivo del lavoro galenico, che si traduce in un incremento significativo della sicurezza e della qualità della cura. In questo modo, il farmacista non solo previene eventi avversi, ma contribuisce attivamente alla costruzione di un percorso terapeutico più sostenibile e rassicurante.
Un altro aspetto cruciale riguarda la compliance terapeutica: la possibilità di personalizzare la forma farmaceutica o il sapore di un farmaco, ad esempio per facilitarne l’assunzione in età pediatrica o in presenza di difficoltà deglutitorie, può fare la differenza tra una terapia seguita correttamente e un trattamento abbandonato. In questo senso, la galenica non è soltanto tecnica, ma è anche ascolto, adattamento e cura relazionale.
In un mondo regolato da logiche industriali standardizzate, la galenica riapre, quindi, uno spazio prezioso di innovazione e sperimentazione per il medico e per il farmacista. 
Anzitutto, essa permette di ridare centralità al pensiero clinico e alla creatività professionale, offrendo risposte laddove l’industria, per ragioni economiche o logistiche, non è in grado di intervenire. È in questa dimensione che la nostra categoria può riscoprire la sua identità più autentica: quella di professionista che, in collaborazione con il medico, è in grado di progettare, realizzare e proporre soluzioni originali e altamente personalizzate, restituendo alla farmacia il suo ruolo storico di laboratorio.

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