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L’ACQUA COME FATTORE DI RISCHIO NELLA GALENICA DERMATOLOGICA


Per ridurre al minimo il rischio, è essenziale utilizzare acqua di qualità farmaceutica, rispettare rigorosi protocolli igienici, adottare sistemi conservanti adeguati e impiegare dispositivi di packaging avanzati, come flaconi airless o monodose.
La tipologia di acqua deve essere scelta in base al tipo di preparazione da allestire:
Acqua depurata: utilizzata nelle preparazioni non sterili, è generalmente confezionata in bottiglie di vetro. Per ridurre la carica microbica, deve essere sempre bollita di fresco prima di ogni utilizzo. La bottiglia va maneggiata con attenzione in condizioni igieniche controllate, evitando contaminazioni crociate.
Acqua conservata DAC: composta da acqua depurata addizionata di conservanti antimicrobici (metil- e propilparabeni), può essere acquistata pronta o preparata in laboratorio secondo le indicazioni del formulario tedesco DAC.
Acqua demineralizzata: se ottenuta tramite deionizzazione in farmacia, deve essere sottoposta a sterilizzazione (bollitura o filtrazione sterile) e utilizzata entro 24 ore, conservandola in contenitori chiusi ermeticamente.
La composizione della formulazione influisce sulla proliferazione microbiologica: le emulsioni olio-in-acqua (O/A) sono più esposte alla contaminazione e richiedono l’aggiunta di conservanti, mentre nelle emulsioni acqua-in-olio (A/O) l’acqua è meno accessibile ai microrganismi grazie alla barriera lipidica.
Una gestione attenta dell’acqua è cruciale per garantire non solo la qualità ma anche la stabilità e la sicurezza delle preparazioni dermatologiche, prevenendo rischi microbiologici e assicurando l’efficacia della formulazione da dispensare al paziente.