
Rischio cuore sottovalutato
Notizie Mondo Scientifico
Il 25-30 % degli eventi cardio-cerebrovascolari avviene nelle persone che presentano un livello basso o non elevato di rischio per tali patologie. Proprio per far luce su questa fetta non indifferente di popolazione ha avuto inizio lo studio multicentrico Pandora, che ha arruolato oltre 10 mila pazienti distribuiti in 594 centri di 6 Paesi europei (Italia, Belgio, Olanda Svizzera, Grecia e Francia). Il follow-up del campione, composto da soggetti in cui non era sospettabile la presenza di patologie vascolari, ha evidenziato la presenza di persone affette da arteriopatia obliterante periferica (Aop), per le quali il rischio di subire nei 5 anni successivi un infarto miocardico, un ictus o di andare incontro a morte per cause vascolari è risultata pari al 30 %. E' quindi emerso che il 17,8 % degli individui a rischio cardiovascolare moderato presenta l'Aop, patologia diagnosticabile attraverso l'indice pressorio caviglia/braccio, esame ancora poco utilizzato a livello ambulatoriale. Un rapporto fra pressione sistolica misurata al braccio e alla caviglia sbilanciato è indicatore di arteriopatia obliterante periferica e quindi di alto rischio cardiovascolare. Nell'ambito della popolazione esaminata nello studio Pandora il trattamento con statine è risultato associato a un rischio ridotto del 46 % di soffrire di Aop. Proprio in Italia, dove i pazienti esaminati denunciavano un consumo di statine molto inferiore alla media europea, l'incidenza di eventi cardiovascolari è risultata maggiore rispetto agli altri Paesi coinvolti nello studio.
Da: XIX congresso della Società europea dell'ipertensione
