
IN ASSENZA DI LABORATORIO
Per esigenze di spazio mi ritrovo nelle condizioni di dovere dismettere il laboratorio galenico. Dichiarando all'Asp che la mia farmacia non esegue preparazioni galeniche, posso smontare i mobili e le attrezzature del laboratorio, pur continuando a detenere gli strumenti obbligatori e le sostanze obbligatorie al fine di non incorrere in sanzioni in sede di ispezione? Essenzialmente: una farmacia può stare aperta senza il laboratorio galenico?
Tutte le farmacie aperte al pubblico devono disporre di un’area destinata al laboratorio galenico la cui idoneità è stabilita con l’autorizzazione all’apertura della farmacia. Tale area da destinare al laboratorio galenico può essere separata o separabile, in questo caso l’attività di preparazione può avvenire anche negli orari di apertura della farmacia, o-se non separabile- l’allestimento avverrà durante gli orari di chiusura della farmacia, fatti salvi i casi di urgenza, nei quali l’attività di preparazione dei medicinali può avvenire durante l’apertura della farmacia. È ovvio che l’area, le dotazioni e le attrezzature del laboratorio galenico sono direttamente correlate al tipo e alla quantità dei preparati allestiti, fatti salve le attrezzature previste come obbligatorie dalla Tabella N. 6 della Farmacopea Ufficiale Italiana XII edizione; tale concetto è peraltro attestato dalle Norme di Buona Preparazione che prevedono la possibilità di applicare procedure semplificate qualora la farmacia non esegua preparati sterili, antitumorali e radiofarmaci, a condizione, comunque, di essere in grado di “tracciare” l’intero processo di allestimento, dall’origine e qualità delle materie prime acquistate sino alla consegna al pubblico e al termine del periodo di validità assegnato al preparato. A dare concretezza a questo concetto è il DM 18/11/2003 nel quale sono dettate precise norme relativamente alle “procedure semplificate” e per quanto non espressamente definito si richiamano all’applicazione delle Norme di Buona Preparazione.
Avv. Paolo Leopardi
